Il" ,. realizzato. Il militarismo ger:manico è stroncato. La n1onarchia austro-ungarica rè un ricordo del passato : al nostro oriente, non abb~amo più uno Stato militare di 50 milioni di uomini, ma ut;io staterello di I 2 milioni di uomini. La unificazione nazionale, secondo il progrc1:mma autentico del Rjsorgimento, è compiuta. La guerra è andata, anzi, al di là di quanto non , avremmo mai osato sperare : . è sparita la Russia czarista; l'impero turco è ~cacciato dall'Europa; i paesi vinti hanno adottato, quasi tutti, regimi repubblicani e demo- • J cratici; nei paesi vincitori· il nazionalismo e il militarismo, esa,usti dal lungo sforzo, agonizzano/ Certo, l'Europa sembra oggi un mucchio di rovine. , Il disagio economico ci tormenta tutti, vinti e vincitori. Fra il Mare del Nord e· l'Egeo, fra gli Urali e l'Adria- ' tico, un caos sanguinoso sembra avere preso il posto dell'antico ordine militarista e antidemocr-atico. Ma una crisi durata èinque anni non può assestarsi in cinque giorni. Rotte le antiche galere, i popoli della Russia, dell'Austria-Ungheria, della Germania, avranno I ' ancora _n1oltoda ·lavorare e da soffrire p~r ricostruire · la nuova cas;i della libertà. I trattati di. pace, squili- , . bt ati e ìniqui, sono come le prime bozze di un libro non ancora definitivamente ~orretto. Ma il libro sarà cor- . retto nei prossiµii anni. Il Dio della Bibbia lavorò sei giorni e riposò il settimo1 ; 'l'umanità non ha giorni di ripo~o: la libertà, la giustizia, la pace ·d~ve crearsele . . giorno per giorno. In questa nuova grande opera di' riassestamento dell'Europa, l'Italia avrebbe dovuto avere una parte preminente: far subito la sua pace, sistemando il problema BH~>'lioteca, Gino Bianco
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