Gaetano Salvemini - Dal Patto di Londra alla Pace di Roma

1 I, '-299avere in cambio tutte le scogliere e i f or1nicai dell'Adria- • • ' tico. Hanno fatto i servi tori ai grandi imperialismi altrui, nella 'fiducia dì farsi condonare il piccolo imperialismo · .proprio. Quando hanno presentato il .conto,_si sqin tro- ~ vati delusi. E allora a protestare,· perchè non hanno ricevuta la senseria'. La terza corrente è quella dei nazionalisti : sarebbero ' ' , rimasti scontenti qualu1;1quefosse stato il resultato delle trattative ,di Parigi, perchè il loro ufficio è di desiderare ,I sempre qualcosa di più di quel che hanno ottenuto; la guerra ~el 1914-191& contro' la Germania e l'Austria · . per 1 il dominio dell'Adriatico deve essere un semplice antipasto ·della nuova guerra contro l'Inghilterra e la ' . I;rancia per la conquista del Mediterraneo, salvo una· ul~ teriore guerta con gli Stati Uniti per la cbnquista dell'A- -tlanticq, e senza pregi~dizio di un'altra guerra col Giappone per la conquista del Pacifico: per una sempre più grande Italia, finchè l~Italia non si· rompa il collo come la Germania. Naturalmente, non avendo ottenuto neanche quel minimo che aspettavano, strillano contro · !~imperialismo... degli altri, ·e parlano .finanche della necessità di rivendicare la... libertà dell'Eµropa. ·La quarta corrente è quella dei socialisti ufficiali~ protestano contro la .pace di Versailles, perchè sperano che dal_m_alcontento, generale venga fuori la ,dittatura del proletariato; quel che si sentono impotenti a raggiungere per forza p~'opria,.. lo-aspettano ·dagli errori altrui; in attesa, lasciano d~vastare r Avant.i! e-fanno la ricevuta. La quinta protesta è la nostra: che abbiamo visto fino r da principio le difficoltà inestricabili~ in .~ 1cui l,a politica del mulo bendato ci conduceva; abbiamo criticato, per \ ' Biblioteca Gino Bianco I •. ' ' I.

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