Gaetano Salvemini - Dal Patto di Londra alla Pace di Roma

' \ ' I ..... I ' ' piccoli Stati, e ~ rimaner~1 in minoranza contro la sua · stessa proposta primitiva. - L'Italia, la più piccola delle grandi potenze e la ,più grande deU·e piccole:, se fosse stato ascoltato il consiglio di1 Bissolati; avrebbe dovuto essere nel Congresso della pace la condottiera di tutti i pi1ccoli Stati. Invece è stata [la ruJfilana dei grandi S~ati , , c_ontro, i piccoli], sen1pre nella speranza di avere Ìa mari.- eia nella questione adriatica . . Mentre [si disontYravano e si rendevano odiosi] a tutto • I • il mondo con questa bella pol'itica, l'on. Orlando e l'on. Sonnino non avevano neanche la grossolana furberia di farsi pagare volta per volta, subito in moneta iquiva- , ' lente, mediante impegni precisi. [In una adunanza di bricconi, essi erano bricconi e minchioni]. Peggio ancora : spiegavano il loro pentimento per Fiume con la circostanza che il trattato di Londra fu . . firmato quando nessuno prevedeva lo sfasciamento dell'Austria-Ungheria; ma nello stesso tempo, tenendo il ' sacco alla diplomazia francese nell'itp,pedire l'unione del1' Austria tedesca alla Germania e nel teritare la ricostruzione dell'Austria-Ungheria, si toglievano ogni argomento per invocare l'annullamento del trattato di Londra per Fiume. Peggio ancora : mentre "Ufficialmente estendeyano le , richieste .italiane da Zara e Sebenico a Fiume, scatenavano in Italia tutta la claque dei loro giornali a battere il ta:m tam 'per Sp~lato, per Ragusa, per ·cattàro, per~.. P·erasto. Cioè affermavano che il popolo italiano non sarebbe rimasto contento -neanche di Fiume, e avrebbe continuato a protestare e tempestare e fare .dell'irredentismo anche pe·r la D;ilmazia meridionale. Cioè non vaI , I Biblioteca Gino Bianco,

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