\ -,, ' -. 293 - ' ' . clerar.e la questione di Fiume non più cò1 me' una domanda all'infuori del trattato di Londra, ma. come un1 oggetto di compensazione rispetto a quelle eventuali attenuazioni al trattato stesso che gli alleati desiderano )) ( 20 maggio). - Proprio quel che aveva detto Bissolati nel discors9 di Milano, e per cui Bissolati era ·stato vituperato da tutti t ' • gl'italianissimi salariati dèlla Consulta e di Palazzo Braschi e degli Stati maggiori della Marin~ e dell.'Esercito ! L'on. Orlando e l'òn. Sonnino hanno finito doveavrebbero dovuto cominciare. Ma frattanto quale massa . I di spropos:iti sl~corldari aggiunti aJUo s1propo5;ito lprim·itivo ! Avendo abbandonato il terreno del rispetto rigido del ~ratt~to sen~a assumere quello del rispetto rigido della volontà delle popolazioni di Fiume italiana e d~ Sebe- I nico slava, dovettero scendere su quello dei mercanteggiamenti e dei ricatti : proprio ·su quello che Bissolati· avev~ additato come il più pericoloso per l'Italia!' E su questo terreno credettero di propiziarsi il favore degli altri negoziatori, [rendendosi complici di qualunque loro peggiore bricconata]. Clemenceau chiede il baci11J6dell,a Saar? E Orlando a sostenerlo contro Wilson e contro Lloyd George. -- Wilson nega a Bruxelles la sede della S'ocietà delle Nazioni? E Orlando ia precipitarsi per \ Wilson contro, il Belgio. - .Wilson e Clèmenceau vogliono dare Danzica ai polacchi? E Orlando tacé e fa dello spirito invitanao Son111ino a..... taceré. - Lloyd G~orge nega ai piccoli Stati ogni rappresentanza nel Consiglio generale della Società delle Nazioni, mentre' Orlando nel suo progetto dava loro quattro rapp,res,entanti, e Wilson ne concede due? E Orlando à. rimangiarsi iI suo stesso· progetto, -~sostenere 1 Wilson cot}tro · i Biblioteca· Gino Bianco
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