Gaetano Salvemini - Dal Patto di Londra alla Pace di Roma

, I I gheria che lotta.vano per la ·libertà vera e non per la continuazione della vecchia servitù Jarvata sotto la maschera dell'autonomia __:_ · si era. determinat~ il · movi- ' . mento che condusse al Congresso di . Roma nel-· l'aprile 1918. · I cultori della politica realista ( come scornati e con-· fusi oggi, dopo il bel successo raggiunto in questi ultimi mesi!) hanno messo di m:oda l'irrisione e la beffa contro quel Congresso, a cui ·molti di essi parteciparono, e con- , tro il Patto, che ne uscì e che molti di e~si votarono. Sta di fatto, inviece, che in quel momento , l'Italia parve adottare la pqlitica dirètta ad abbattere la Monarchia degli Absburgo. E sembrò che l'on. Orlando comprendesse l'importanza suprema del momento e le possibilità che offriva. · · , Ma dietro all'on. Orlando stava _l'onorevole Sonnino. , Questi l~sciò fare il Congresso di Roma, perchè dopo 1 , Caporetto non poteva impedirlo; ma rimaS:e nell'atteggiamento psicologico dj colui che, profondamente scettico sulla bontà di un rimedio proposto per salvare un moribondo, lo lascia tuttavia esperimentare in mancanza d1altro. E pur lasciando fare la prova, non recedeva d'un pollice dalla sua vecchia conce.zione : la concezione di una guerra ad un'Austria che non doveva: e non po- . \ teva sfasciarsi, per costringerla a dare con le armi ciò . che non aveva concesso in quelle trattative, della cui squisita finezza è monurn.enfio insigne il libro del forfait, appellato ufficialmente « Libro Verde)). C'è qualcosa di ciclopico nell'im.mutabile ostinazione, con cui l' on. Sonnino ha tenuto fede alle concezioni politiche e diplomatiche della primavera del 1915. Sono Bibli9teca Gino Biar:1c,o

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