Gaetano Salvemini - Dal Patto di Londra alla Pace di Roma

j - IOI - forza d.i persuasione, che non può non sorgere dal fatto che essa è diffusa proprio da italiani, cioè d~ ge·tÌte che sarebbe più direttamente interessata alla lotta contro la Casa d'Austria ! E anche nella peggiore ipotesi, che cioè noi non si riesca a convincere nè i pùpoli nè i governi alleati della · necessità della lotta a fondo. contro Casa d'Ausrtia, non . ' \ per questo dive11-terebbeinutil_e o dannosa l'azione co-- mune nostra e delle nazionalità dell'Austria per scuotere più profondamente che sia possibile, da tutte le parti, il vecchio Impero. Quànto più quest'Impero fosse indebolito, poco in1p0rta da chi e con quale scopo, tanto più . ~gevolmen~e i Gover_nid'Inghilterra e degli Stati Uniti riescireb.bero a itnporgli le loro condizioni di pace,, pur nell'atto di' rifiutarsi a smembrarlo .. Anche per essi la nuova n·ostra .pol~tica rappresenterebbe nessuna perdita e sicuro guadagno. Spetterebbe a noi operare con tanta intensità contro il nemico, da poter travolgere ~gni ultima esitazion~ nell'òra delle de'cisioni'finali. Ma nu11adi tutto: questo si può fare, se non comin~ cia,nio col convincere noi stessi che la politica seguita ' fino ad òggi dev'essere al più presto e a ogni patto mutc1;ta.E' assurdo aspettarsi che Lloyd George e Wilson prendano· essi nelle . lorp rnani quella, che dev'essere la, bandiera nostra, [quando siamo precisamente noi, che I • . per bocca .deH'on. Sonnino dichiariamo che il problema \ dell'~Austria è un affare che no:n ci riguarda]. E.' assurdopretendere che le ,~azioni a noi alleate si~·no compattamente e radicalmente antiaustriache, quando un giornale come il Giornale d'Italia continua ad affermare con ( ' tena~ia degna di miglior ca~sa, che l'Italia « non ha mai 1l - Salvemini . .Biblioteca Gino Bianco \ \ ,,

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