Gaetano Salvemini - Dal Patto di Londra alla Pace di Roma

I -.- 147 - anche questa carta; e facciamo la pace, e facciamola subito, a qualunq~e condizione, senza stare più ad am-- l • n1azzare gente senza ness.una prospettiva di buon risultato. , - " Quid agendum ,, La nuova politica implica il seguente programma di . azione: a) organizzare ex novo, e concentrare sul fronte italiano, da tutte le altre sezioni del fronte occidentale e balcanico, il maggior numero possibile di legioni czeco-- " slovache, polacche, rumene, jugos.lave. La funzione di queste organizzazioni militari nazionali deve essere, non solamente militare, ma sopratutto politica. Esse affermeranno il diritto delle loro nazioni alla indipendenza, conquistandolo col proprio sangue in qualità di nostri alleati, non i1 mpentrandolo inerti come elemosina da una nostra protezione umiliante. E dovun .. que l'Austria metterà contro di noi reparti, in cui prevalgono czechi, rumeni, polacchi, jugoslavi, ivi debbon_o accorrere le legioni a noi alleate, a fianco dei nostri soldati, e organizzare verso le trincee nemiche la loro propaganda. I tedeschi fanno nel nostro esercito propaganda di. aff ratellarnento a bas~ di vigliaccheria ; noi dobbiamo fare nelle file austriache propaganda di affratella- / 1nento a base di eroisn10 nazionale. Questo ·n~i voyliaYmo : · non. a'vere .sul 1iostro fron.te qualche migliaio di soldati d . , . \ ·t pi~. ', Siffatta propaganda ·nazionale dev'essere fatta su tutti i soldati slavi e latini dell'Austria. La· mezza misura di mandare sul fronte solamente dei soldati czeco-slovachi, Biblioteca Gino Bianco ,.

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