I • l' 11 - 139 - , I moralmente durant~ la guerra, e ci troveremo, senza appoggi di fronte ~i nemici nelle trattative di pace. • Qµesto non hanno ancora compreso, nel nostro paese, coloro che discutono se la rinuncia alla Dalmazia sa.. rebbe ut~le, o inutile, o pericolosa, o ne~essaria, nei rap... , . porti fra l'Italia e l'Austria, o fra l'Italia e la ,Serbia: l ra;gionamenti da diplomatici deficienti, i quali s'imma- . ginano che l'orolog~o del_lastor_ia non abbia più camminato dal tempo di Metternich ai giorni nostri. Qui non si tratta in n~ss1-1nmodo di sistemare diplomaticamente nuovi « pezzi di cirta )) fra noi e l' Austria, o fra noi e la Serbia; n9n si tratta semplice... mente di risolvere fra italiani e slavi con mutua ·soddisfazione un problemà; locale. Si tratta di adattare il_ program1ma italiano al sentimento delle grandi democrazie alleate con l'Italia. Si tratta di costruire una buona volta, e senza un ulteriore ritardo, quel « fronte unico morale )). la cui mancanza ha contribuito assai a ret?,dere .impossibile finora il sorgere di quel fronte unico militare senza cui minacciamo di arrivare ad ' ' un di5astro irreparabile. ·E se gli Slavi del sud fossero davvero imbestialiti tutti dall'imperialismo, e credessero di pqtersi prehdere le nostre ,.((rinttncie )) e continuare a disputarci il resto~ avrem1no allora noi il diritto di accusarli con1e prepotenti e perversi. E sarebbe tanto peggio pèr loro! Biblioteca Gino Bianco \
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