- 134non annesse all'Italia, ma costituite in città libere ga:- tantite ~dall'Italia. Su qu~ste basi, una intesa fra noi e quelli fra gli slavi del sud, che non sono -intossicati dal nazionalismo, deve essere possibile. Ed è indispens'abile, se vogliamo far leva: all'interno contro l'Austria. E così questa. intesa fosse stata voluta fino dall'autunno del 1914 ! . Se, invece, Mussolini ritie·ne di non poter rinunziare .. ai sette decin1i della Dalmazia, e no~ sappiamo a quanto altro territorio croato intorno a Fiume, - in questo caso gli è mestieri rinunziare anche ad ogni intesa con I gli slavi. Deve cercare solamente di (( far saltare)) l' Austria dall'esterno, dopo averla consoli°data all'interno, respingendo verso casa d'Austria gli Slavi del sud, i qumi non potra,nn.omai rinu.n.z.iarea quei .territori. Di quì non s' esce. Chi vuole il fine deve volere i . mezz1. E se al convegno italo-jugoslavo, di cui si parla in ··questi giorni, gl'italiani devono andare col programma del ·patto di Londra, aggiungendo a quel .programma anch~ :Fiume., che nel patto di Londra era latscìa:toalla Croa,z.ia., ebbene è meglio che quel convegno non si tenga. • I Giacchè da esso uscirebbe una aspra guerra fra italiani e slavi, e un più clamoroso trionfo delle manovre del Principe di Biilow. . I " rinuncialori ,, I Ma gli Slavi del sud accetterebbero il compromesso adr.iatico sul~e basi da noi proposte? Dopo avere ottenuto il dito, non pretenderebbero tutta la mano? Ci sono fra essi gruppi di persone ragionevoli, disposte Biblioteca Gino Bianco
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