Gaetano Salvemini - Dal Patto di Londra alla Pace di Roma

.. - X'f'III rono l'imperialismo triplicista italiano e determinarono la dichiarazione di neutralità. Appena delineatasi così la situazione, i nazionaHsti abbandonarono dalia sera alla mattina la propaganda per l'intervento a fianco degl'Impcri centrali; rin1asiero in vedetta per un m·ese, finchè la battaglia della Marna non li convinse che -la vittoria era sfuggita alla Gertnania, e no? li illuse che la vittoria della Triplice Intesa precipitava: e a mezzo settembre de1 l 1914 iniziaròno la 'catnpagna per l'intervento contro gli antichi alleati. · Ma la grande massa dei triplicisti - giolittiani ie clericali - si rifiutò di seguire i nazionalisti per la n;uova strada. Dopo trentadue anni di consue;tudine triplicista, non avevano abbastanza agilità di pensiero per mutare orientamento da un giorno all'altro. Pur essendo delusi e disorientati per l'attitudine dei Governi alleati nella , ([!Uestionedei compensi, r~manevano arenati nel sistema . triplicista, per inerzia mentale, per nostalgia di quel che " la Triplice avrebbe dovuto essere e .non era più, per \ ' antipatia verso la Francia (la f ranc9f obia ·e la franco~ filia sono sentimenti primitivi ed irridu~ibili nello spi- ~ rito di moltissimi italiani),, per sicurezza nella vittoria final,e pella Germania, anche dopo la battaglia della Marna, fosse pure a lunga scadenza (e senza l'intervento degli Stati Uniti avrebbero avt;tto ragione). Si confusero spesso e vol,entieri, nella lotta co11tro ·gl'interveptisti, coi socialisti neutralisti. Era, però, un equivoco. Pochissimi fra essi aderivano al concetto della neutralità assoluta. I più non osavano dichiarare apertamente il loro pensiero, perchè sarebbero stati schiacciati fra i Biblioteca Gino Bianco J 1

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