Gaetano Salvemini - Dal Patto di Londra alla Pace di Roma

, I ' \ ( - IIù - << Tra i nostri fini di guerra, non ci sono nè gli smem.- , bramenti degl'i Stati nen1ici, nè i cambiamenti degli altrui ordinan1enti interni>>. . E il Gio1~naile d1 I tailia del I o gennaio, in un articolo evidentemente· ufficioso, dichiara di n~ovo: -1 « Noi non abbiamo nulla di sostanziale da obiettare a quanto Lloyd George ha detto sul diritto dell'Aus.triaUngp.er:ia all'esistenza: imperocchè ritalia non ha mai ' proclamato di volere la dissoluzione della vicina Monarchia, ma ha unicamente e costantemente affermato la necessità suprema che vengano finalm:ente regolate tra i. due Stati· oonfinanti le storiche controversie territoriali e m.arittimie s~pravvissute _alla iniqua pace del 1886 )). Ciò posto, noi domandiamo al Mussolini: è logico prendersela così calda con gli austrofili forestie~'i, men- ,tre ci crogioliamo con tanto compiacimento gli austrofili nostrani? L'Inghilterra e gli Stati Ù niti combattono la Casa d'Austria in. qua,nto è alleata alla Germania, ed è naturale che cerchino di staçcarla dalla Germania, offrendole ponti d'oro. L'Italia, invece, combatt~ la Casa d' .c\tistria in una lotta di vita o di 1morte. Toccava a noi ' ' sostenere nei consigli dell'Intesa lo smembramento del- . ' 1 l'Impero absburghese riei suoi elementi nazionali. [.Il I nostro Governo fa precisamente il contrario. _Che tneraviglia che gli altri lo lascino fare, anzi aderiscano alla politica italiana? E noi itàliani, che ,riteniamo errata questa politica, invece di battagliare coi Lloyd George e coi Wilson di Londra e di Washington, non faremmo meglio a battagliare coi Lloyd George e coi 'Vvr ilson di casa nostra ? J. I~-secondo luogQ, volere, come fa Mussolini, la Dalmazia, e volere lo smembramento delÌ'Attstria, è una Biblioteca .Gino Bianco I \

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