Ernesto Mezzabotta - Il 1848

M onstgno•·e Ferd. )Jons. Ferd. M ons. Del Car. Ferd. .Uons. Ferd. Mons. APPENDICE Se tardi al cenno Qui giungo, o sn·e, Gran cose arrero. Stiamo ad udtre. Quel Pio che ascendere Ar-dì sul trono Senza che Metternich Gliel desse in dono; Quei che si eresse Antagonista Del gran' Gr egorio, Crebbe la lista Degli atti perfidi, E con dileggio L· insegnamento Tolse al collegio. E, ciò che aum.t·nta Di molto il male, Lo fe' con giubilo Universale. Che più si aspetta, Nuovo Clemente Che strugga un ordine Tanto possente ~ Quai gior ni tristi Sire, ne aspetta l N on verran quelli Della vendetta~ Vendetta!.... ahi, sire, Qual pra v o orroré ! A Dio si aspetta. (Frate impostore!) N o, non vendetta, Sbagliai, perdona, Ripa.ro, intesi. Così mi suona. , Qui Del Caretto Parlare osava Di certo vino, . Ma non pensa va..•. Ah, un papicidio !.,. L'affare è $erio 59

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==