Ernesto Mezzabotta - Il 1848

IL 1848 19 Quindi, mentre Carlo Alberto e Pio IX, sebbene mossi da intend.imenti diversi, proclamavano spontaneamente la costituzione, e seminavano nei popoli un delirio di riconoscenza e di amore; gli altri, atterriti da quanto vedevano, si affrettavano a concedere quello che non avreb- .bero potuto negare. Il Borbone di Napoli conJedeva uno statuto, ispirato a principii sì larghi, che in quel primo Parlamento napoletano potè sedere un deputato popolano, un operaio. Parma, Modena, Firenze ebbero la costituzione; concedutasi a denti stretti e con animo di ritirarla al più presto, ma infine ç!O ucednta. E perchè la rabbia di coloro non avesse più confini, a guardia delle istituzioiti novellamente conquistate sorse una nuova istituzione, la guardia civica, accolta di popolo armato contro i tiranni all'estero .... e contro i traditori all'interno. Oggi è di moda ridere alla memoria della guardia ci· vica, come a quella della defunta guardia nazionale. Ma voi, colline beriche, voi laguc.e veneziane, voi campi lombardi bagnati di eroico sangue, voi potreste ' dir·e se la guardia civica· veramente meritasse le beffe che oggi è di moda prodigarle !.... Ma quale fu, in ultimo, la scossa definitiva che diede fuoco a tante mine preparate con sì lunga e dotta previdenza dal comitato europeo ~ La risposta è facile, perchè in essa non vi è dissenso tutti gli storici concordano. La rivoluzione europea fu accesa dall'èlezi.one di Pio IX. • •••

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