Carlo Sancasciani - Quattro parole libere sull'attuale condizione dei parrochi delle campagne

59 onere c1 nesce anche piit sgradevole , in quantochì: non pare voluto dalla legge. Questo ne è il tenore. << I deputati a fo?·mare il r·eparto della tassa di fa- « miglia dovendo aver·e in mira ln stato economico « delle famiglie per· DI STRIBU_IRE con la maggior « G IUSTIZIA le respettive tasse, e non essendovi chi « meglio dei par1'ochi possa conoscerlo , così al secc guito delle prescrizioni contenute nell' Art. 6 della << Legge dell' 11 Febbraio 1815, dovranno essi so !II- ,, JU INIS'fRARE con chùwézza ed impar::::ialità tutte « quelle notizie che dai DEPUTAT I saranno r·ichieste ' ' p er· rendeTe più spedito e GIUsTo il r·eparto delle ' ' tasse. n Come si vede, sono a noi commesse le parti secondarie e non le principali; ci si chiede ciò che attiensi piuttosto alla giustizia del reparto e al favore ·del popolo, che al danno di esso; si tratta di noti - zie da affidarsi anche al sègreto, e non di note scritte; ( come chiaro es ige la legge sull' arruolamento militare ) d' informazioni da porgersi ai repartitori , non di documenti od ios i da trasmettersi. ai Gonfalonieri. Ciò è tanto vero che in qualche comune il parroco conferisce a voce col capo del municipio; a voce dà schiarimcnti, ma si ricusa a mettere fuori liste. E solto il defonto governo lorenese alcuni parrochi aretini negarono di fa re il solito degli altri anni; e pend eva la questione innanzi al pubblico potere. Natu ralmente, trattandosi di preti c curati, avranno avuto il torto; ma non saprei accertare che esito sortisse Ia prova. Anche io m' ingegnai a rompere la

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