AI MEMBRI DEL CONCILIO SEDENTE IN ROMA I. Mille cinquecento quarantaquattro anni addietro si raccolse in Nicea il primo Concilio Ecumenico dei credenti nella fede di Gesù. Voi siete oggi raccolti a nuovo - e ultimo - Concilio in Roma. Quel primo fu solenne, venerando battesimo di trionfo e d'ordinata unità alla Religione che i tempi volevano. Quest'ultimo attesterà, checchè intendiate, l'immeso fatto d'una Religione che muore, e quindi, inevitabilmente, del sorgere non lontano d' un'altra. · Io scrissi or fanno trentasette anni, alcune pag·ine c}le intitolai: dal Papa al Concilio. E in quelle pagine, fraintese al solito da lettori super:ficiali, io dichiarai spento moralmente il Papato. Ma il Concilio ch'io, a conferma, invocava, non era il vostro: era il Concilio, raccolto da un popolo libero e affratellato nel culto del Dovere e . dell' Ideale, dei migliori per senno e virtù fra i credenti nelle cose eterne, nella missione della creatura di Dio sulla t erra, nell'adora~ione della Verità progressiva, e convenuti per interrogare religiosamente i palpiti dell'anima dell'umanità collettiva, per chiedere ai popoli presaghi, ma incerti di sè stessi e
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==