Niccolò Tommaseo - La pace e la confederazione italiana

.. - ( 78 ) - Ja potestà e la lode, la comodità e il piacere di disdirle o di temperarle. Egli non parla , mai di netnici da sterminare, ma semplice ... mente del grado d'intin~ità da tenere coi diversi potentati, tutti intinli. E sebbene egli sappia la potenza del nome franeese ., e si vanti d'averla aggrandita; sa bene altresì che - Luigi Filippo creando iJ regno del Belgio, Cc1rlo X . conquistando Algeri e con1battendo a Navarino , fin Luigi XVIII facendo a un . dipresso in Ispagna quel che s'è fatto a Roma, potevano, ciascuno al modo loro, della gran· dezza di Francia 1nenare vanto. Sebbene egli si compiaccia nella prosperità ge~erale dello Stato dentro; non è tanto nuovo delle cose civili da credere che il suo apparire, per benefico che fosse, potesse a un tratto crearla, eome un'apparizione funesta non la potrebbe · a un tratto distruggere. E' confessa la sorda agitazione diffusa pur da un sentore di novità; e deve temere, non dico per sè ma pe' sudditi, quell' incendio di discordie civili che certamente una guerra seria gli attizzerebbe in casa, combattendo la Francia con quelle

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