Niccolò Tommaseo - La pace e la confederazione italiana

. ì . ' l , . - ( 48 ) - . . ,. coll'assumere l' uffizio, di segretario degli altri non fa di bisogno che io rinunzii alla facoltà d'essere segretario dj rne stesso, creqo non r • tanto del diritto quanto dell'obbligo rnio dare i'ntero lo scritto' dove le parti recise compi- r l • l ..scono il pensiero, ed esporre il 1nio intendi- · ' ' ·. . m.en to. . ·. · . l • •• l • ' . Mi parve che la doglianza av:esse a aste- _ ' J nersi ·da ·ogni parola d'irritazione, pe·rchè se l . \ la necessjtà ci faceva · interpreti del dolore de' Veneti, non ci faceya arbitri delle sorti 19rO, alle qual.i l'indegnazione provocatrice poteva , 'nuocere, giovare no. Mi parve· . però , che ·le l • ragioni del dolore dovessero l modestamente , . . , ( accennarsi, e quindi essere -ranlQ1entati i titoli _, '. j ' • antiehi i quali, anco in faccia alla diploma- , "·. zia, Venezia col 'r eneto conse,rva alla ·propria ,. ' ' ' indipendenza ; ·giacché l' .A.ustria · occupand0 quegli Stati in . gra~ia del trattato di Campo- . ·_formio, e a~·endo ·eua stessa pr'omesso di .liberarli e rendere alla nazione i proprii dj- : ~ ' ( l • ritti , la legittima origine di questi non è : ~ . l • ) • dubitabile. All' Imperator de' Francesi che riconobbe i diritti delle nazioni, che per · difen... .· · · ' • J ) ' .. " ' ) . r . ' . ) l

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