Omaggio alla memoria del dottore Girolamo Versari

-46Ma il secolo è sì guasto e sì nimico A desti ingegni ed a magnaoim' opre Che qual, cercando nel buon tempo antico Tracce, a ben far s' adopre, D'ignoranza e d' invidia è fatto scherno. E se indietro io discerno, E i pur fu tocco di lor agre ofl'ese. Però il dir franco e pien di leggiadria, Ed ogni suo pietoso atto cortese Non ha lingua, eh' or sia Muta a fregiar di laudi degnamente. E come no? IUai palma Lui non istese o misero o dolente Senza conforto di sua debil salma . .., Quinci suona il pensier benigno e caro, Che a fanciulla gentil, quanto infelice Da periglio fatai porse riparo. Suo duol prima radice Da crudo oblìo traea d' ingrato padre. Qual martiro! qual' adre Cure non prova il giovinetto seno! E i tosto la consola, e come figlia Seco l' accoglie e regge in dolce freno; E ai bei modi e alle ciglia Donna poi crebbe sì piacente e onesta, Che amor nuovo conforto Dielle:, ed Imen fra vive tede e in festa ller man l' addusse di leLizia al porto .

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