Omaggio alla memoria del dottore Girolamo Versari

- '19 - una composta giovane mandolla a hen sortite noue. lUirabile beneticenza; perchè gustava pure il Versari le dolcezze di padre. 1\Ia non sofl'erse a lui il cuore che la fanciulla di peregrino intelletto aYesse un vivere combattuto da povertà: dilungatosi anche in questo dal vano secolo, che nelle superbie e nei diletti profonde le ri cchezze , e miseramente e vergognosamente n' è piu avaro che scarso ai preclari ingegni. Nel governo della famiglia fu provvidentissimo . E buona pezza n' ebbe il pensiero in ogni minima occorrenza; poicbè alla moglie mancò la vista, ed indi a sei anni la vita . A. tutto adunque assegnava egli e tempo e norma , affinchè il bisogno non ne cogliesse sprovveduti , e e l'inutile e il soverchio non consumassero quanto al bisogno si vuoi serbare. E in cotal ordine potè mantener!a anche perchè seppe rendersi affezionati i famigliari. Dei quali pareagli incomportabile la condizione, e dicea che si dovessero affabilmente trattare perchè sentissero meno la gravezza del servire, e più ritenendo della dignità di uomo più si guardassero dai pravi atti, cui suoi sospingere la viltà dell' animo. E fu ancora di somma prudenza nell' allevare i tre figliuoli ch' ebbe dal suo matrimonio ; due maschj ed una femmina. Della sua Clelia, orbata della madre, compì la educazione con grande amore~ e ùiedela a marito preparata ad ogni virtù che in moglie si desideri . Nè aveva fullito il frullo alla cultura: ma la spietata morte privò di tanto bene lo sposo ed un figlioletto; di che il Versa ri senti indicibile cordoglio. Menò la puerizia del suo Camillo e del suo Filippo per tutti gli usi di gentile creanza: e saggiamente pensando che l' austerità renda i padri poco meno che odiosi ai figliuoli, e l' importunità increscevoli , col soave contegno li ebbe a sè legati non sapremmo se piu di amore o di ossequio ; e fu poi sempre l' intimo loro amico, il loro fido consiglio. E come pri - ma pot è scopri roe la inclinazione , cominciò a secondarIa in ciascuuo ; e mise F'ilippo a lutti gli csercizj che

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