Omaggio alla memoria del dottore Girolamo Versari

-Hogni banda; e non meno curioso è il prometl.et•si ~rema la felicità dell' uman genere. Volentieri il crederei ben io se gli uomini si ansassero ad un alto sentire, e si mettesse loro in rispetto la virtù. 1\la affè che parmi si n - da !ungi da questo; e dove vorremmo buon esempio scaturisce pessimo . E che altro è oggi mai se non ragionare il tutto sulle tabelle dell' usuriere? E purchè si arrivi a conchiusione di maggior utile, poco importa del rimanente. Peggio poi che l' inganno e la violenza si vogliono d' ordinario porre innanzi agli occhi sotto specie di onesto. E l' adescamento delle onoranze e dell' oro quanto mai non ha fatto gli uomini mutabili! E, come interviene ovunque predomina un eccessivo amore di sè , non è già mestieri tentare e sobillare . Io non vorrò più di quello che sia portato dalla limitazione dell' umana natura; ma anche ad una mezzana bontà disconviene la superbia , l' avarizia, l' invidia, ogni intemperanza di affetto. Chi può salire alle dignità le cerchi, ma per bene del comune, e non per boria o per rendersi soperchievole; e questa sarà lodata ambizione : si tesaurizzi; ma con lecita industria~ senza aggravio di alcuno, e per avere facoltà di sovvenire il povero , di incorare a degne opere: non si accarezzi il vizio, e i difetti pazientemente si sopportino, e mansuetamente si correggano: non si consenta all' invidia lacerare l' altrui riputaziooe: si detesti quella sozza ipocrisia che di benigno aspetto vela torbidi ed infesti disegni; e si ami e si imiti quella pietà che è vera confortatrice delle sventure , ajutatrice della concordia . Quando ~edrò tutto questo, allora mi persuaderò che siamo aggiunti a civiltà, e che all' umana famiglia si prepara un riposato vivere . Dove abbiano riscontro di vero queste parole del Versari non ci fermeremo ad esaminarlo. Ora del valore di lui nella Medicina. La quale , come che nel passato secolo tentasse di uscire dei suppositi e del dominio delle immaginose fan - tasie . erraya l ullavia incerla: c i nitt de~ suoi cultori J l [ "

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