Proclama dell'imperatore Napoleone III agli italiani ; Massimo D'Azeglio ai popoli delle Romagne

- DELL'IMPERATORE NAPOLEONE 111. AGLI ITALIANI ~~-<<-*' ' · MASSIMO D AZEGLIO A.l POPOLI DELLE ROH~GllìE

.. MAZ 0700 . 00244 MAZ :j884

11"'ALIAJVI, La fortuna della Guerra rni eonÒuf'~ oggi nella Capitale della Lombardia. Or ,vengo a dirvi perchè ci sonu . Quando r Austria aggredì ingiustanleute il Pien1onte, n1i sono deciso di sostenere il rnio Alleato il' Re di Sardegna . -- L., onore e gli interessi della Francia me lo imponevano .. I vostri nemici, che sono i ini.ei, han no tentato di sruin nire la sitn· patia che er.a universale in Europa per la vostra causa faeendo credere che io non facessi la guerra che per ambizione personale, e p_er ingrandire il territorio della Fra n- . ..eia . -- Se mai v·' hanno uornini che non · comprendono il loro tempo, io non sono certo del riovero di costoro. --

3 L' opinione pubblica ·è oggi illunlinata per morto che si diveu t a più grande per l' influenza morale esercitata ehe l)Pf isterile conquista, e questa influenza morale io · la cerco con orgoglio ·contribuendo a far libera una delle più belle parti d' Europa., La vostra accoglienza ini ha provato che 1ni a ve te cornpreso. -- lo non vengo tra voi con un sistema preconcepito di spossess-are Sovrani, o per imporre la mia volontà. -· Il n1io Esercito non si occuperà che di due cose: cornbattere i vostri nernici, e- n1antenere l' ordine interno. ·• Esso non porrà ostacolo alcuno alla libera n1anifestazione dei vostri legittimi voti . La Provvidenza favorisce talvolta i popoli corne gli individui, danrlo Jo1·o occasione di farsi Grandi d'un tratto, ma a questa condizione soltanto, che sappiano approfittarne. Il vostro desider.io d' jndipeuden-

4 za . così lungamente espresso, così sovente deluso si realizzerà, se sa· prt., te .mostrarv.ene degni .. ·- Unitevi dunque in un solo intento, nella liberazione del vostro paese : organizzatevi militarmente. -- Volate · sotto le bandiere 'di VITTORIO EMANUELE, che vi ha così nobiltnente preparata la via dell" ono-re. Ricordatevi che senza disciplina non vi ha Esercito, e ardenti del santo fuoco della Patria, non siate oggi che Soldati per_ essere domani liberi Cittadini di un grande Paese. Milano dal Quartier Generale 8'. Giugno I85q. - NAPOLEONE

~ . .·POPOLl DEL~E ROM!GNE· 'h. ... .. . ,. La vittoria v' ebbe liberati appe..; ,_na dall' occupazione Austriaca, e Voi, pronti setnpre alla IQtta ed al sacrificio, non tardaste un momento ad offrire il vostro · braccio all' Italia. ll Re VITTORIO EMANUELE, che a fianco ·del nostro grande alleato l' ln1peratore de' Francesi combatte ora l'ultime battaglie dell'Indipendenza,. udiva la vostra voce' ed Egli mi manda Suo Conlmissario fra Voi .. lo non vengo a pregiudicare questioni pòlitiche o di don1i o io oggi intempestive, vengo a porre in opera in queste elette provincie il sapiente consiglio non mai abbastanza ripetuto e lodato di NAPO- •

6 LEONE 111. : ,,Jateoi oggi soldati se/ volete doma n i. d'i'ventar cittadini liberi ed indipendenti ,., . Le nazioni non s·i rigenerano nei canti e nelle a-llegrezze , ma nei tra vagli e nei pericoli. · Volle Iddio c-he l' indipendenza e la libertà, su,pretni beni, costassero all' uon1o supremi sacrifici. Io dunque non v' invito a pace od a riposo, n1a a guerra e- fatica. Non a gioie nè a feste, ma a sacrifici e patin1enti. Non vi porto licenza, ma ordine e disciplina .. Io non vengo nuovo tra Voi. Da un pezzo mr dolgo de' vostri mali ed amrniro la vostra. fernlezza nel sofft·irli, la vostra costanza a mantener viva ne' cuori la fede nell' avvenire del Sangue Latino. So bene che a Voi rion si convengono lusinghe, tna virile e franche parole, ed io franco vi parlo. Se saprete obbedire, saprete conlhattere e vincere. Se avrete disc.i-

7 . plina quanto ave te coraggio, sa rete fra i primi solda:ti del mondo. Ma la disciplin.a .e l' ordine non possono metter radici dove ardot~o le discordie. Voi già le sapeste vincere; più non ne esiste trae eia tra Vo i . Lo ·sa l' Italia e ne gode: Re VITTO.RIO EMANUELE ve ne ringrazia . .Siano dunque bandite per setnpre. l dd io fece l' uomo libero delle proprie opinioni s·ia.uo politiche siano religiose~ Chi si volesse fare arbitro delle a]trui colla violenza usurper;ebbe il più ricco dono fatto all' uon1o dal suo Creatore, imporrebbe la più abbietta delle schia- . ' VltU. Obblio sulle amare memorie del passato. · Datevi tutti la rnano con1e fratelli, e pensate che nel volersi far libera e di propria ragione, tutta l' Italia è concorde in un solo volere. • •

8 Sia questa la vittoriosa risposta degl' Italiani all' antica açcusa che li dichiarava incapaci., perchè discordi, di divenire popolo Ìibero ed i.ndipendente. · Concorrete a smentirla, e mostrate che· non siete, conte .gridavano i yostri nemici, uornini insofferenti di legge e di fr~no, ma insofferenti soltanto dell' ingiusto e vergognoso giogo straniero . • VI\T i\ VITTORIO EMANUELE E L' INDIPENDENZ! ITALIANi\ Bologna 1 I Luglio I85g . ' MASSIMO D AZEGLIO •

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