61 venire in sussidio del mm1stro delle finanze e dargli respiro nella vendita dei beni demaniali, e mi fece colpa di averle rifiutate. Riandando colla memoria quello ch e dissi allora, so di non avere ri1ìutata questa offerta; bensì ricordo di avere detto che era in me il desiderio e la speranza di poter compiere le operazioni di vendita, c ne accenna i anche il duplice modo; ma dichiarai pure che, qualora io avessi veduto o che diflìcoltà gravi sorgessero nell 'operazion e, o che costasse sovcrchiamente all'erario, io non mi sarei peritato di venire a chiedere alla Camera quei provvedimenti che mi erano proposti e che sarebbero stati tanto più giustificati allora, in quanto che effettivamente noi avremmo potuto discutere sopra una base più positiva. Io non opposi quindi alla propos ta dei nos tri onorevoli colleghi un rifiuto ; soltanto , come allora, cosl mi è grato oggi il dichiarare che io credo di potere a condizioni ragionevoli fare l 'operazione dell a vendita, senza ricorrere a quell'espediente che mi venne da essi proposto. La Commissione però calcolava in quel tempo l'entrata delle nuove tasse per l'anno 1864 in eire t 50 milioni: ora pel ri tardo della loro applicazione si ridurrà a 23 o ~4 milioni circa. Il disavanzo ordinario ed il disavanzo s traordinario del 1863, detratto il valore nei beni dema-
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