Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

Il socialismo apparve come lo sbocco di questa lotta, era ed è una tendenza ad una nuova società armonica e unita, perciò fondata sulla giustizia. Le scuole socialiste diverse si moltiplicarono; ma studiarono le forme e perdettero di vista la sostanza. Non vi era, e non vi è, la forma unica necessaria. Le combinazioni variano, e le soluzioni possibili sono diverse. Coesisteranno residui del passato,_ e la perfezione non potrà essere raggiunta. Si avrà una continua formazione di nuove istituzioni, e si avanzerà provando e riprovando. Anche ·l'eliminazione del monopolio sarà graduale; la pace sociale si farà mediante compromessi e progressivamente, non in un sol giorno e su di t1n sol piano, un modello unico, plasmato in tutt'i • paesi. Il socialismo non è morto, come molti credono e vantano di averlo_ucciso, n1a è più vivo di prima; soltanto si è trasformato, e da un sistema metafisico, aprioristico, dottrinario e formale passa a diventare una realtà, ad incarnarsi in una o più e diverse organizzazioni sociali. Perché non v'è un modo di essere unico e necessario del socialismo, ma forme diverse adatte a temperamenti diversi e a condizioni ambientali diverse, che possono coesistere e coesisteranno l'una a fianco alle altre o succedersi, e perfino coesistere con sopravvivenze dell'attuale regime. . Il socialismo non è il comunismo, né il collettivismo, nè la lotta di classe, né il marxismo, e neppure il bolscevismo nuovo, né tanto meno il corporativismo fascista; ma è una nuova morale che penetra nella coscienza umana e nei rapporti fra gli uomini, rendendo questi migliori e predisponendoli per t1na società degna di esseri ragionevoli e inciviliti e affratellati dai comuni bisogni e dai mezzi sempre più crescenti di soddisfarli. Questo socialismo essenziale e sostanziale è sorto dalle viscere del socialismo dottrinale e formale dell'avanti-guerra, come una cosa viva uscita dall'involt1cro in cui ebbe la sua gestazione. Esso si afferma più che mai come insopprimibile. Oggi il problema è: libertà di scelta di lavoro, sviluppo ed applicazioni delle proprie attività; eliminazione dei monopoli, equità degli scambi, reciprocanza. 633 Biblioteca Gino Bianco

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