dal mero caso o da una virtù spontanea che regoli la loro condotta individuale in conformità dei loro interessi comuni e finali. Armonie prestabilite non ve ne sono. La ragione, i sentimenti, il buon senso, l'interesse ben inteso non bastano e non sempre ci assistono e ci consigliano per il bene. I mutui accordi, gl'incontri fortùiti di volontà non bastano. Qualche volta, spesse volte ci vuole di più. Bisogna predisporre dati mezzi per dati fini: bisogna purtroppo subordinare interessi particolari ad interessi generali, interessi attuali ad interessi avvenire e più o meno lontani. La società deve avere un'organizzazione stabile, continua e non effimera; organi che funzionino regolarmente secondo certe norme stabilite, che solo una lunga esperienza può dettare e correggere, e delle leggi o norme generali di condotta che tutti riconoscono e a cui tutti obbediscono. La società non è un'astrazione, ma una cosa concreta, e si compone di tre elementi essenziali: organi, norme e funzioni precise e determinate per ciascuno di essi. . Ora l'organizzazione sociale può essere di due specie. C'è l'organizzazione autoritaria - gerarchica - a piramide: uno o pochi che comanda~o, e le moltitudini che obbediscono, servono, sono sfruttate, angariate, domi11ate. E' questa l'organizzazione che ha prevalso nella storia: che è sempre stata (salvo pochi lucidi intervalli) e che ancora è. E vi sarebbe un'altra specie d'organizzazione, quella che dal basso sale, dai più va ai menq, dal popolo, forte di volontà, libero nel pensiero e nell'azione, conscio dei suoi interessi, va ai pochi (governanti o amministratori) suoi mandatari dai poteri limitati, dai mezzi ristretti, soggetti a sindacati e controlli, amovibili e removibili, in modo da essere strumento della volontà e degl'interessi popolari, non arbitri e despoti. Quest'organizzazione è essa possibile? Non si può negare che l'idea d'una simile organizzazione sia sorta nei popoli più civili ed abbia -fatto un certo cammino nelle società moderne. Le esperienze fatte non hanno dato sempre e dappertutto i migliori risultati: vi sono nei regimi democratici vizi e imperfezioni anche gravi che bisogna eliminare ed emendare. Il mondo non fu creato in un giorno e probabilmente neanche . in sette. La democrazia è tutta da fare, da edificare. E dopo tutto 624 Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==