cesso, gli uni (gli aggressori) sono assolti, gli altri (gli aggrediti) sono condannati; dove le forze armate dello Stato sono messe a servigio di una fazione perché opprima e sopprima lé altre, ivi la società civile ha virtualmente cessato di esistere. Può la dissoluzione materiale di essa essere procrastinata: la società potrà ancora continuare a vivere per forza d'inerzia, può fare ancora un breve cammino; ma la catastrofe è inevitabile e . . 1m1n1nente. II. Conseguenza logica dello sfacelo dello Stato in Italia sarà la preconizzata dittatura militare o civile, ossia un regime dispotico .che legalizzi la violazione di tutt'i diritti e di tutte le libertà, sanzioni l'uso continuo della violenza nei rapporti tra governanti e governati e sostituisca la volontà e gl'interessi di pochi coalizzati nel governo dello Stato alla volontà e agl'interessi di tutti. Dopo la dittatura, quando gl'italiani avranno ben gustato le delizie del dispotismo, verrà la rivoluzione, che in un certo senso e per un certo tempo continuerà la dittatura. La società non troverà il suo assetto che allorquando si sarà formata, provando e riprovando, una nuova organizzazione politica capace di vivere e di assicurare a tutt'i cittadini indistintamente la vita e l'esercizio di quelle libertà elementari e di quei diritti essenziali, senza dei quali non esiste convivenza civile. La futura organizzazione politica non può essere che una dem9crazia (la parola è screditata, ma non ve n'è un'altra che possa sostituirla), in cui le volontà e gl'interessi della generalità dei cittadini, esprimentisi nelle associazioni, nei comizi, per mezzo della stampa e dei partiti politici, vengano poi elab~rati ed armonizzati nelle assemblee rappresentative e pubblicamente deliberanti; e. per il tramite non di un governo accentratore e corruttore, ma di delegazioni speciali delle stesse assemblee, si trasmettano agli organi esecutivi e amministrativi dello Stato (autonomi ma responsabili); di modo che tutto proceda, in un Stato popolare o democratico, secondo la volontà della nazione o almeno secondo la risultante 607 BibliotecaGino Bianco
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