Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

assass1n10 è stato consumato, o una banda armata ha devastato, incendiato, terrorizzato un paese. I tribunali seggono da capo a fine · d'anno: Minosse giudica e manda secondo che avvinghia. Tutto dunque procede, in apparenza, secondo le buone regole nel migliore dei mondi possibili. Soltanto se guardiamo da vicino e ficchiamo il viso al fondo di questo baratro politico, ci accorgiamo che il governo è un'ombra che par persona, vivacchia di espedienti, di menzogna, va alla deriva, inetto a prendere qualsiasi provvedimento, non che a farlo eseguire. Vorrebbe ridurre le spese, ma è costretto ad aumentarle; non riesce a riformare la burocrazia, né a riordinare le proprie finanze e neppure a farsi obbedire dai propri subordinati. Ora subisce la volontà delle classi ricche, e le leggi sui profitti di guerra e sulla nominatività dei titoli rimangono lettera morta; ora s'impongono le organizzazioni operaie, e il governo consente all'occupazione delle fabbriche e all'invasione delle terre. Ora sorge il fascismo e si afferma con la violenza più brutale, sconvolgendo lo Stato e paralizzandone l'azione. Non è crisi politica questa? E' paralisi completa di tutta l'organizzazione statale. Noi viviamo fuori di ogni legge non solo, ma anche fuori di ogni diritto, di ogni tradizione, di ogni consuetudine di vivere civile. Non v'è più libertà di pensiero, né di stampa, né di domicilio, né di riunione, né di associazione. Si occupano le città da turbe armate: si separano i deputati dai loro elettori: si sciolgono a viva forza amministrazioni comunali e provinciali: si violano domicili, si sequestrano persone, si bastona, si incendia, si uccide. Tutto ciò avviene pubblicamente, sotto gli occhi delle autorità, con la connivenza e la complicità dello Stato. Il governo interviene a fatto compiuto, per simulare una difesa dell'ordine pubblico, che si traduce spesso in un maggior aggravio per le vittime ... Tale è la crisi costituzionale che si è scatenata nel nostro paese, non _crisidi governo, né di partiti, né di date istituzioni (monarchia, Parlamento, amministrazione della giustizia od altra), ma paralisi generale di tutte le membra dello Stato, divenuto inetto alle sue funzioni elementar~ di giudice e di carabiniere. Dove le condizion~ essenziali della convivenza civile non sono più osservate, dov'è lecito agli uni uccidere, devastare, incendiare ed è vietato o impedito agli · altri di difendersi, dove di più accusati di omicidio nello stesso pro606 BibliotecaGino Bianco

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