Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

• è affar loro. Gli operai, gli onesti, gli uomini di cuore di tutto il mondo dovrebbero disdegnare ogni contatto con gente che ha convertito la Russia in vera « terra di morti » nel senso proprio e nel senso figurato della· parola, e che pur pretende di agire per un ideale <li civiltà e di giustizia e di rappresentare gli operai e i contadini. Viva il popolo russo! Abbasso i suoi carnefici o rossi o bianchi o neri che siano! CRISI POLITICA E DEMOCRAZIA -1: I. A differenza della crisi finanziaria che appare ad un semplice sguardo che si dia al bilancio dello Stato, e della crisi economica · che si rivela all'esame delle cifre delle importazioni e delle esportazioni, dei cambi monetari e della disoccupazione, la crisi politica non si scorge ad occhio nudo. Apparentemente lo Stato da noi esiste e funziona oggi come per il passato. Il presidente del consiglio viaggia per la penisola ad inaugurare esposizioni e congressi, confabula con deputati e capipartito, presiede a consigli di ministri, dei quali la Stefani divulga regolarmente le deliberazioni. Il Parlamento si aduna, vota ordini del giorno, interpella il governo, concede esercizi provvisori - come chi dicesse mangia, beve, dorme e veste panni. Di quando in quando qualche saggio rumoroso di civiltà e di educazione parlamentare viene ad interrompere la monotonia delle ·discussioni ordinarie. Poi le Camere prendono le vacanze, vanno al mare o al monte, e tornano rinfrescate dalla villeggiatura. I partiti si agitano nel paese, ora dividendosi e suddividendosi, ora addizionandosi e moltiplicandosi, in guisa da apparire nuovi, quando sono vecchi e decrepiti. La burocrazia popola gli uffici, evade le pratiche, riempie ed imbratta carta intestata e protocollata ai vari ministeri. La polizia arresta ladruncoli, dà la caccia alle case da· gioco e agli spacciatori di cocaina; ed interviene regolarmente dopo che un -1: La Critica politica, 25 ottore 1922. 605 Biblioteca Gino Bianco

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