• Non credo di annunciare una scoperta affermando che il problema dell'approvvigionamento e gli altri (scuola, viabilità, ecc.) non potranno avere che una soluzione analoga a quello delle abitazioni. Bisognerà stabilire delle norme per assicurare a tutti un eguale trattamento e per agguagliare il consumo alla produzione: bisognerà affidare incarichi a persone tecniche e controllarne l'opera. Non credo che tutti gli abitanti di un rione, di un Comune, ecc. possano accudire contemporaneamente a tutti questi interessi comuni: vi sarebbe, d'altronde, un enorme consumo di tempo. Potrebbero poi nascere dispareri, che in qualche modo bisognerebbe comporre, evitando sopraffazioni di maggioranze, ecc. Nei primi momenti, si capisce, le cose si faranno alla meglio, ed . io certo non pretendo che la società futura esca bell'e fatta dal seno materno. Ma bisogna non dar tempo agl'inconvenienti e agli abusi, che si potranno manifestare, di ingrossarsi e di consolidarsi. Bisognerà quindi organizzare l'amministrazione pubblica nei suoi vari rami con criteri tecnici e nello stesso tempo direi (se la parola non fosse abusata) liberali o democratici: massima pubblicità, responsabilità e revocabilità degli amministratori o delegati, controllo continuo da parte degl'interessati, che dovranno essi stessi essere permanentemente organizzati per la tutela dei loro interessi. Ora ripeto l'osservazione di L. C. « Si dirà a titolo di critica: macchinismo, burocrazia, deformazione statale. Ma come impedire altrimenti la sopraffazione dei deboli? », ecc. ~isogna persuadersi che la società è una cosa molto complessa: le relazione fra gli uomini si sono infittite; ed il problema non è di tornare al « ciascuno per sé. e da sé »: ma di regolare gl'interessi comuni con norme e garanzie tali da rendere possibile la convivenza pacifica, il soddisfacimento di tutt'i bisogni e il libero movimento delle attività. · Volete una riprova di questa necessità? La prendo dal vostro calendario rivoluzionario. Voi dite: il mese tale faremo questo, faremo quest'altro; il mese tal altro inviteremo i cittadini a prestarci aiuto nel lavoro dei campi; il mese tal altro porteremo in città i nostri prodotti, ecc., ecc. Tutte belle cose: ma non mi farete credere che tutto ciò i contadini lo faranno per il piacere di ricevere ringraziamenti e lodi. 593 Biblioteca Gino Bianco
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