Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

certo che i marxisti hanno esagerato e falsato Marx. Ma questo non solo non dispensa dalla critica, anzi la rende più necessaria. Perché in fondo le idee che influiscono sull'indirizzo pratico del socialismo, non sono quelle rimaste occulte nella mente e nelle opere di Carlo Marx, ma quelle che vanno comunemente sotto il nome di marxismo. Onde il grido del Sorel: Torniamo a Marx! è interpretato dai marxisti come un grido di rivolta contro la loro dottrina. Ma forse anche quel grido non indica con precisione il compito a cui siamo chiamati. Perché se la dottrina marxista si era venuta cristallizzando ed aveva indotto in molti l'abito pernicioso (del quale non ancora si sono spogliati) di risolvere tutte le questioni che si presentavano loro con le parole di Marx, noi tornando puramente e semplicemente a Marx, verremmo a rafforzare questa abitudine mentale e ci condanneremmo all'immobilità. Forse più esatto sarebbe dire: dal marxismo torniamo al socialismo, dal socialismo dottrinario al socialismo reale. II. 1 ' Il marxismo ha descritto una parabola. Partito dalla subordinazione della questione politica all'economica, esso è arrivato ora a subordinare la questione economica alla questione politica. Nato rivoluzionario, esso si è fatto legalitario. Esso dirige tutti i suoi sforzi alla « conquista dello Stato e dei comuni»: pone ogni cura nell'accrescere la propria clientela elettorale, per impadronirsi dell'organizzazione politica e attuare il socialismo dittorialmente per via di leggi e di decreti. ·La crescente influenza politico-elettorale della classe operaia è innegabile, ma essa ha i suoi limiti. Credere che la classe operaia s'impossesserà del potere ed esproprierà per via di leggi la borghesia, è illusione da dottri- * « Pro e contro il socialismo », 1897, pagg. 282-283. 308 Biblioteca Gino Bianco

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