Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

più facile sarà il nostro compito ( « Partito socialista o Partito operaio? », La Folla, supplemento al n. 15, Milano, 18 agosto 1901, pagg. 23-24 ). ... La verità è che le riforme economiche e politiche sono - o · devono essere - quei miglioramenti e quelle correzioni (e, aggiungo, accresèimenti) degli attuali ordinamenti economici e politici che rispondono sl ai bisogni urgenti, e non solo delle classi lavoratrici; ma anche, per quella legge di continuità che regge l'umano progresso, sono conformi ai principi secondo i quali l'organizzazione sociale deve trasformarsi da capitalistica in socialistica. Le riforme debbono trovarsi nella direttiva di quei principi, sulla via del socialismo. Qui sta l'unico criterio per la scelta delle riforme da propu- .gnare: in difetto del quale molte volte i socialisti hanno preso e prendono per riforme o palliativi o mutamenti regressivi. E qui ·sta anche la ragione per la quale promotore e propulsore vero delle riforme non può essere che il partito socialista, il quale deve avere un programma proprio economico e politico, e non deve lasciarsi rimorchiare di qua e di là e fuorviare da partiti borghesi, e nemmeno mettersi a « favorire un dato indirizzo di governo » per l'ingordigia di qualche briciola di riforma che questo può buttare dalla sua mensa. Se le riforme economiche e politiche non dovessero essere come tante lame conficcate nel petto dell'attuale società capitalistica, ma semplici espedienti per tenere in vita ed accrescere l'organizzazione proletaria, dove questa non è possibile per ora e su vasta scala, non rimarrebbe a noi che ... spegnere i lumi e andare a letto al buio ... (Da una lettera a Enrico Leone, pubblicata come fondo in prima pagina nel numero del 27 novembre 1904 del quotidiano Avanti!). 301 Biblioteca Gino Bianco

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