Tal è la funzione generale del partito socialista. La sua funzione pratica poi è quella d'introdurre nell'ordinamento sociale, d'incunearvi dentro, per così dire, il maggior numero di riforme possibili, economiche, politiche, amministrative e di altro genere, in corrispondenza con l'ideale socialista. E siccome l'ideale socialista è l'abolizione delle classi e la sistemazione dei rapporti economici, politici, ecc. in modo da dare a tutti la libertà, il benessere e la giustizia, così le riforme che i socialisti debbono propugnare, non devono rispondere agl'interessi esclusivi della classe operaia, ma alle aspirazioni progressive di tutte le classi e agl'interessi comuni, come la libertà, la giustizia, il miglioramento economico generale, ecc., e specialmente il giusto desiderio d'emancipazione delle classi soggette, operai, coloni, proprietari-agricoltori, piccoli industriali, ecc.. 1 In un paese come l'Inghilterra dove queste riforme si possono attuare senza troppo ostacolo da parte del governo, ivi il partito socialista può essere legalitario, vale a dire può esplicare la sua azione nell'orbita prescritta dalla legge, nel Parlamento e, meglio ancora, fuori di esso. In un altro paese come la Cina dove si vive nell'aspettativa di una catastrofe, esso dovrà per necessità di cose essere rivoluzionario. Ma il partito deve avere un programma di riforme attuabili prossimamente, un programma di lotta, intorno al quale si possa racco- . gliere non una classe soltanto, ma la parte migliore della nazione. Questo è quello che io ho sostenuto e sostengo; e, dispostissimo a ricredermi se altri mi dimostrerà che sono in errore, non mi lascio, fino a che ciò non avvenga, sopraffare e costringere al silenzio dalle altrui invettive. 1 L'Avanti! si va convertendo. Nel n. del 21 maggio (articolo di fondo), parlando della lotta per parte dei Comuni contro l'indirizzo politico dello Stato, ammette che a questa lotta « i più interessati sono i poveri, che di imposte comunali pagano di più e di benefici ricevono meno: ma interessata è anche tutta quella parte di borghesia, piccola e media, che mentre soffre delle .angustie in cui si dibatte il Comune, soffre del peso delle imposte comunali e di Stato e non ha ragione di puntellare il sistema politico che impone allo Stato una finanza depauperatrice ». Dunque vi sono, provvisoriamente, <legl'interessi comuni alla classe operaia e alla piccola e media borghesia, che possono servire di base ad un programma di lotta politica. 278 BibliotecaGino Bianco
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