energie contro di quelle, orientandole verso il nuovo ordinamento sociale che il socialisrnò preconizza. . Noi, in una parola, dobbiamo rivoluzionare la piccola e la media borghesia, le quali non debbono durar fatica a convincersi dei vantaggi d'un ordinamento socialistico. Giacché per esse la proprietà è strumento di lavoro e non monopolio. Che importa a queste classi la conservazione della proprietà, se esse ne ritraggono una ben magra sussistenza; e se la loro proprietà è insidiata, minacciata, colpita, giorno per giorno, da tasse, usure, espropriazioni giudiziarie e àlea di valori? Chi è sano di mente ama la ricchezza per il be11essereche gli procura; se il benessere può essere maggiore con un ordinamento del lavoro che escluda l'appropriazione individuale dei mezzi di produzione, chi terrà più all'appropriazione individuale? Senza dire dell'incertezza tormentosa dell'avvenire che affligge, come la classe operaia, così anche la piccola e media borghesia. Queste sono le ragioni dell'accorrere numeroso dei piccoli borghesi nel partito socialista - ragioni d'interessi, e non soltanto d'idealità, come per la classe operaia. . Donde io deduco che è sommamente importante organizzare la piccola e la media borghesia - specialmente i piccoli proprietari delle campagne e gli artigiani indipendenti delle città. Vi . sono paesi dove la grande industria non si è sviluppata e non si svilupperà. I vi s'incontra un numeroso artigianato, che vive talvolta in condizioni miserrime per la difficoltà di procurarsi la materia prima e di smerciare i suoi prodotti. Bisogna provvedere anche a questo, promuovere consorzi, cooperative di credito e di • smercio, ecc. Queste riforme .giovano indirettamente alla stessa classe lavoratrice; e ad ogni modo è possibile marciare per la via delle riforme senza passare di qua, senza abbracciare anche quelle che interessano specialmente la piccola borghesia? Si può pensare una riforma tributaria che non sia destinata a sollevare non solo la classe operaia, ma anche la piccola borghesia dal peso dei tributi? 268 Biblioteca Gino Bianco
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