Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

• e dall'altra l'aumento del numero e della miseria dei proletari, i socialisti logicamente non tenevano conto delle classi medie, destinate a proletarizzarsi. E ne avrebbero, poten_do, affrettato l'impoverimento. Non abbiamo udito predicare anche in Italia che si dovessero favorire tutte quelle riforme (sic!) che, distruggendo la piccola proprietà, spianassero la via alla grande industria, con conseguente formazione di un proletariato organizzabile? E non fu scritto nell'Avanti! dell'l l maggio 1899 che la funzione precisa, in quel momento, del partito socialista fosse di essere l'avanguardia della borghesia moderna, e di lottare per lo sviluppo delle normali e sane energie economiche di essa? Questo sì che sarebbe socialismo borghese, ma grande-borghese. La verità è che se la piccola e la media borghesia sparissero completamente e la società fosse ridotta alla sua più semplice espressione secondo Marx, cioè ad una grande moltitudine di lavoratori proletari e ad una sparuta minoranza di grossi capitalisti, sarebbe resa assai più difficile l'attuazione del socialismo; perché i grossi capitalisti, compatti, forti per intelligenza e per ricchezza, riuscirebbero a tener divisi gli operai e li ridurrebbero a tale miseria e avvilimento da renderli incapaci di eman- . . . . c1pars1. Ciò che ci salva da una tirannide così esosa, è appunto l'esistenza di classi intermedie, le quali con la ricchezza sottratta al monopolio mantengono una relativa indipendenza per sé e per la stessa classe operaia, perché impediscono che questa venga irreggimentata completamente nella grande industria; ed esercitando un'influenza notevole nella politica dello Stato, impediscono che questo (come in taluni paesi) divenga la preda dei grossi monopolisti. Che gl'interessi ·di questa classe vengano talvolta in conflitto con quelli della classe operaia, non si nega; ma anche talvolta nasce co~flitto d'interessi tra operai e operai. Ma più spesso la media e la piccola borghesia si trovano in lotta con le · classi soprastanti; ed è dovere dei socialisti d'indirizzarne le 267 Biblioteca Gino Bianco

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