• dere in senso assoluto; e anzi non c'è punto quel che si dice, propriamente, una teoria. Dunque, che cos'è? Il Croce ·ce l'ha detto (p. 1O): una somma di nuovi dati, di nuove esperienze che entrano nella coscienza dello storico. Ora, se non si tratta che di questo, siamo d'accordo. Siamo d'accordo ·nel riconoscere la massima importanza al fattore economico, senza però trascurare affatto (come fanno spesso i marxisti) gli altri. Conveniamo che si debbano ricercare le cagioni economiche di tutt'i grandi avvenimenti storici - dal cristianesimo al movimento unitario italiano - che, a s~rivere la storia, non basti conoscere i nomi dei regnanti e le date dei fatti d'arme, ma bisogna studiare le istituzioni tutte, conoscere la ripartizione delle ricchezze, l'organizzazione della produzione, la divisione della classi e il lento trasformarsi di tutti questi rapporti. . Ma è pur vero che le istituzioni politiche, la religione, la costituzione della famiglia, la divisione della classi non dipendono esclusivamente dal fattore economico, anzi reagiscono sul modo di produzione e concorrono a determinarlo. Quando l'Engels credette di spiegare le origini e l'evoluzione .della famiglia e dello Stato col modo di produzione, egli cadde in•un'esagerazione manifesta; e le ricerche posteriori hanno dimostrato com'egli s'ingannasse. La divisi_onedella società in classi può essere effetto non di un fatto economico, ma di un fatto politico, qual è la conquista militare; e reagire a sua · volta sul modo di produzione. Non si può dire quale sarebbe stato il corso degli avvenimenti se, invece che Roma vincesse Cartagine, Cartagine avesse vinto Roma; ma certo è che il fatto avrebbe influito sulla costituzione economica del mondo antico. Parimenti il sistema economico del Medioevo risultò dalla conquista barbarica. Se v'ha qualche cosa di veramente fondamentale ·e decisivo nella storia, questo è il concetto della vita, che varia non solo 263 ~iblioteca Gino Bianco ~.
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