Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

INTORNO ALLA TEORIA MARXISTA DEL PROFITTO 1 : Come il lettore ricorda, A. Graziadei critica la teoria marxistica del profitto capitalistico da un punto di luce particol~re. Egli sostiene che l'appropriazione che il capitalista fa a suo vantaggio di una parte del prodotto del lavoro, avvenga indipendentemente dai· rapporti di cambio; mentre Marx la derivava appunto da questi rapporti. Essa avverrebbe, secondo il Graziadei, precedentemente alla distribuzione e quindi alla determinazione del valore dei prodotti, per il solo fatto che l'operaio produce più di quello che egli consuma (sovraprodotto). Il profitto del capitalista (o piuttosto il profitto collettivo di tutt'i capitalisti) aumenta con l'aumentare quantitativo dei prodotti del lavoro. Quindi si spiega l'interesse che hanno i capitalisti ad accrescere, con l'impiego delle macchine, ecc., la produttività reale del lavoro, anche a costo di scemare il valore dei prodotti. A questa tesi hanno mosso obiezioni parecchi economisti ortodossi e marxisti. Il Graziadei in un articolo della Riforma Sociale, pubblicato anche in opuscolo sotto il titolo « Produzione e Valore », la difende e la dilucida. Noi non esitiamo però a dichiarare che non siamo rimasti pienamente convinti dalle sue ragioni. L'appropriazione, anzi l'usurpazione capitalistica, secondo il Graziadei, avverrebbe non da individuo ad individuo, ma da * Rivista critica del socialismo, 1899, pagg. 903-906. Quest'articolo, cronologicamente ultimo della serie sulla dottrina economica di Marx, conclude l'esame critico sia della teoria del plusvalore che di quella del valore. 251 .iblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==