• di quello che sosteneva l'Economia classica e che sostenne lo stesso Marx) e dànno luogo a una ripartizione dei prodotti del lavoro in ragione inversa dei bisogni e dell'intensità del lavoro di ciascuna classe. Non si potrebbe immaginare più grave argomento contro la presente economia. Per il ricco il denaro ha un valore assai minore che per il povero, e nondimeno esso ha per lui una potenza d'acquisto assai maggiore. Lo stesso pezzo di moneta (nota il von Wieser) compra il pane al povero e al ricco. Ma il ricco, soddisfatti i bisogni primari con un sacrificio personale molto minore di quello che fa il povero, passa a procurarsi piaceri e soddisfazioni materiali e morali, le raffinatezze della civiltà, che hanno costato sacrifici _enormi a coloro che le hanno inventate e prodotte, e rappresentano spesso sforzi di generazioni. Il ricco ha nel godimento del frutto del lavoro passato e delle opere di ogni specie (compresa l'amministrazione della giustizia, l'istruzione, ecc.) una parte assai maggiore del povero. « In una società in cui la ricchezza è inegualmente ripartita, i beni liberi della natura sfuggono alle classi operaie; la rendita, il supero dei consumi (eccesso dell'utilità sul valore di cambio) va a quelli il cui reddito è cosi grande, che possono raddoppiare gli oggetti di consumo che soddisf~no un dato bisogno ... E soltanto possono servirsi delle conoscenze ed esperienze d'un popolo, del sapere accumulato del corso dei tempi quelli che hanno ereditato certe capacità intellettuali o le hanno acquistate con l'educazione » (Simon Patten, luogo citato). Il medesimo scrittore dimostra che lo sviluppo normale dei bisogni viene impedito dall'ineguale ripartizione della ricchezza. A differenza dell'economia primitiva (lo stato di natura da cui prendono le mosse gli economisti classici), dove tutti gli uomini attingono direttamente alla fonte della natura, dove tutti ricavano dall'uso delle forze naturali i mezzi per soddisfare i propri bisogni, oggi gli operai trovano lavoro solo in quanto sopperiscono ai bisogni dei capitalisti. La misura, il 245 Biblioteca Gino Bianco ..
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