Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

LA TEORIA CLASSICA DEL VALORE E IL CALCOLO EDONISTICO DELLA SCUOLA AUSTRIACA L'Economia classica sosteneva (e Marx le rimase fedele) che le cose si cambiano in ragione delle quantità rispettive di lavoro impiegate a produrle. Eccezione fu fatta per la rendita del suolo, che fu ritenuta provenire dal fatto che il prezzo dei prodotti del suolo fosse determinato dal costo di produzione sulle terre di infima qualità, eccedendo per tutte le altre il costo stesso. Questa eccezione a poco a poco fu estesa anche a talune industrie aventi carattere di monopolio; e da ultimo gli economisti (Walker) hanno riconosciuta l'esistenza di una rendita di abilità ( rent.. of ability) anche nelle intraprese che non costituiscono monopolio. La teoria dei cambi fra equivalenti (teoria ammessa da Marx e· alla quale egli volle ricondurre il contratto di lavoro, pur mostrando che conseguenza di questo contratto è la creazione di un plusvalore che va a titolo di profitto ad arricchire il capitalista), questa teoria dunque si fondava sulla supposizione della · concorrenza illimitata e universale, la quale a sua volta faceva capo alla legge del minimo mezzo, a cui si presumeva che gli uomini si appigliassero in tutt'i casi. Ora, la supposizione della concorrenza illimitata e universale fu dimostrata erronea dalle investigazioni della scuola storica: e il Cairnes oppose ad essa · ... ~ « L'utopia collettivista», 1898, pagg. 54-55. 238 Biblioteca Gino Bianco

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