Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

degli economisti socialisti; e dinanzi alle obiezioni che si vengono accumulando contro di essa, è diventata poco meno che insosteni- · bile. Valga per tutte la testimonianza di uno scrittore non sospetto, l'Einaudi, il quale si è espresso al riguardo di _quella teoria nell'ultimo fascicolo (febbraio) della Revue Socialiste di Parigi. « Ogni teoria ha insieme col suo maestro i suoi epigoni. Ed ecco il segno più evidente della decadenza di una scuola: è quando i discepoli si limitano a paragrafare, a commentare i pensieri del maestro. Così sembra accadere del marxismo. _ « Per molto tempo dopo il 1867, anno della sua pubblicazione, Il Capitale fu considerato come un libro chiuso a sette suggelli. Era inaccessibile alla folla degli affiliati. Comandava con la· forza d'un evangelo allo spirito dei dotti. Gli economisti -rimproveravano ai socialisti di non aver saputo produrre nulla contro il Capitale. I socialisti rispondevano che tutto era stato -detto da Marx e da Engels; non restava che interpretare e tradurre in atto i loro insegnamenti e consigli. Questa epoca di sommessa acquiescenza non durò a lungo. « I più colti e intelligenti fra i socialisti pensarono che dal 186_7 in poi il mondo delle idee e dei fatti aveva camminato. Nuovi fatti eransi verificati e bisognava spiegarli. Le teorie marxiste non sempre ci riuscivano. Esse erano in contraddizione coi fatti meglio osservati ed accertati dell'Economia contemporanea. Questi ultimi anni furono segnalati da una fioritura di manifestazioni autocritiche nel campo socialista: un'anatomia acuta, a colpi di scalpello, disarticolò la dottrina, la cui bontà era stata nel passato accettata ad occhi chiusi ». Dopo questo preambolo - che dedichiamo agli ostinati negatori della· « crisi del marxismo » - l'Einaudi passa all'esposizione della dottrina economica di Marx. Il profitto del capitale ha, secondo Marx, la vera sua causa nel sopralavoro non pagato dell'operaio. Fondamento del.l'economia sociale essendo il lavoro, la produzione essendo un fatto che dipende esclusivamente dal lavoro umano, segue, secondo Marx, che se una parte del prodotto tocca al capitalista, la ragione è che l'operaio, dopo aver lavorato un certo tempo per ricuperare le spese che costi- . tuiscono il suo salario, deve lavorare un cert'altro tempo per ricavare il profitto che va al capitalista. 234 Biblioteca Gino Bianco

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