Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

zione della ricchezza e della miseria, donde la necessità di un conflitto che determinerebbe il passaggio dall'uno all'altro • regime. Ma i fatti non hanno corrisposto alle sue previsioni. Il Graziadei ha ricordato cose che oramai quasi tutt'i socialisti ammettono, cioè: - che i salari sono aumentati sotto il regime capitalistico, precisamente nei paesi dove più sviluppato è il sistema capitalistico; - che contemporaneamente all'aumento dei salari si è raccorciata la giornata di lavoro; - che l'organizzazione capitalistica del lavoro, la macchina, la grande industria, non che peggiorare, hanno elevata e migliorata notevolmente la condizione degli operai. Egli ha ricercata la ragione di qùesti fatti, e l'ha ritrovata nella teoria della proficuità degli alti salari, teoria che dallo Schoenhoff al Nitti è ora universalmente accettata; ed ha dimostrato, contro la teoria catastrofica, che l'operaio può migliorate la propria condizione nel presente regime, ma questo miglioramento ha i suoi limiti, e l'effetto di ogni miglioramento della condizione dell'operaio è quello di minare e trasformare il regime attuale, sinché giunge il momento in cui si deve passare ad un regime nuovo, che, per quel che noi possiamo intravedere, non può essere che quell'ordinamento cooperativistico che il socialismo preconizza. · E questo è appunto quel che pensiamo noi. E augurandoci che altri continuerà nella via nella quale egli si è posto, e aggiungerà nuovi argoqienti ai suoi (il Graziadei, per esempio, .avrebbe potuto, nello stes.so ordine di idee, studiare il fenomeno importantissimo della decrescenza del profitto), siamo lieti di veder accrescersi tutt'i giorni la falange di coloro che abbandonano i preconcetti della scuola classica marxistica e si formano del socialismo un concetto più positivo. 230 Biblioteca Gino Bianco

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