II. * ... Su che cosa dunque si basa la supposizione dell'eguaglianza degli scambi per Marx e per gli economisti? Sopra un'astrazione o piuttosto sopra una serie di astrazioni. Marx prescinde dalla natura e dai moventi reali dell'uomo, dalla natura e dalle· qualità specifiche del lavoro, dalla natura e dall'utilità specifica delle cose, infine da tutte le circostanze che precedono, accompagnano e seguono la produzione. L'operaio vende la sua forza di lavoro per ciò che costa il suo mantenimento. Nondimeno altri elementi concorrono alla determinazione dei salari: Marx li ignora. Egli sopprime senz'altro le differenze qualitative tra i lavori, riducendo tutt'i lavori, compreso quello artistico, intellettuale, d'invenzione o professionale, a un lavoro astratto, indistinto, eguale o rudimentale. La quantità di lavoro che la produzione di una merce è costata al lavoratore, o piuttosto la quantità di lavoro che essa avrebbe dovuto costare al momento dello scambio - il lavoro socialmente necessario - determina il valore di scambio della merce; il quale valore di scambio è « una cosa misteriosa, un geroglifico sociale, ecc.·» Ciò detto, altre supposizioni. Innanzi tutto quella d'un mercato universale dove le merci particolari non sono che parti esatte di una merce universale. Capitali e individui sono d'una mobilità estrema, e, sempre per ipotesi, tutte le difficoltà di passaggio da una industria all'altra,· da un paese all'altro sono soppresse; le distanze, i costumi, i sentimenti, l'ignoranza scompaiono; dovunque circolazione e movimento perpetui. Ci sentiamo trasportati nel più ideale, nel più utopistico, nel più assurdo e nel più mistico dei mondi. Marx Basta aggiungervi anche il dispotismo politico per vedere in questo giudizio una prefigurazione, che anticipa i tempi, dei regimi totalitari come saranno instaurati alcuni decenni dopo nell'Europa orientale. Sull'argomento del collettivismo, che è uno dei più discussi dal Merlino, il lettore troverà due interi capitoli nella parte terza del presente volume. Il Merlino, nell'articolo in discorso, cosl conclude la sua disamina: « Carlo Marx s'era collocato sul terreno economico, ed è su questo terreno che bisogna combatterlo ». * Da « La doctrine de Marx et le nouveau programme des socialdémocrates allemands », La Société Nouvelle, settembre 1891. Vedi la traduzione italiana di questo articolo nel volume (pagg. 60-79) a cui si è accennato nella nota introduttiva delle pagine precedenti. 220 Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==