Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

suo libro [ « Il Capitale »]. Non si tratta già, beninteso, d'una fatalità determinata da condizioni fisiche, storiche e sociali; ma d'una fatalità strettamente economica, cieca, brutale, senza fondamento morale, estranea ad ogni idea di giustizia.1 * * * Nella prin1a metà di questo secolo una vera rivoluzione economica si era compiuta soprattutto nei paesi più progrediti, come la Francia e l'Inghilterra. Il progresso delle scienze fisiche, lo sviluppo prodigioso delle macchine, l'estendersi del mercato internazionale, l'abolizione del feudalesimo e la messa in circolazione delle manomorte avevano trasformato le industrie, moltiplicati gli· scambi, sviluppato il eregina durante una perquisizione domiciliare: gli altri, per quanto egli si adoperasse per riaverli, non gli furono mai restituiti. Rimasto inedito fuio al 1903,. apparve in quell'anno nella rivista romana Il Pensiero (nn. 4, 5 e 6), diretta da Luigi Fabbri e Pietro Gori, col titolo « Il lato fossile del socialismo contemporaneo». L'articolo in questione è stato integralmente riprodotto nella. raccolta di scritti del Merlino che vide la luce a Bologna nel 1945 col titolo « Revisione del marxismo - Lineamenti di un socialismo integrale» (Libreria . Editrice Minerva). Nonostante il sopruso poliziesco che lo privava di un materiale per lui prezioso, poco di poi, cioè nel 1891, il Merlino pubblicò, per la prima volta,. nella rivista belga La Société Nouvelle una serie di studi sulla socialdemocrazia tedesca e sulle teorie di Marx, studi che sono stati tradotti e inseriti nel volume del Merlino già ricordato, edito nel 1957 da La Nuova Italia di Firenze. 1 La critica più imparziale ed anche più scientifica dei sistemi socialisti in generale, e in ispecie della dottrina marxista, è stata fatta dal Diihring (« Kritische Geschichte der Pol. Okonomie und des Sozialismus »). Egli nota che il programma economico dell'Internazionale non era completo che in un punto solo. Marx, dice il Diihring, non ci ha dato un saggio preciso del sistema economico avvenire e non poteva darlo a causa del carattere pessimista della. sua dottrina; gli mancava l'idea del diritto, ecc. Giorgio Renard riassume così i caratteri del socialismo contemporaneo: « Il socialismo sotto il loro impulso (dei marxisti) è divenuto fatalista e materialista nel senso più stretto della parola. Non ha visto nel mondo che cose concrete e fatti positivi. Ha misconosciuto e negato la potenza dell'idea e del sentimento. Perciò nella critica della società ha portato un metodo nuovo a volte scientifico e storico, e nei suoi progetti di trasformazione economica ha preconizzato come mezzo d'azione la forza (G. Renard, « Le socialisme actuel en France», Revue Socialiste,. vol. II, pag. 584). 216 BibliotecaGino Bianco

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