Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

A noi la fede che hanno i marxisti nell'esaurimento della forn1a capitalistica di produzione, o nella sua riduzione ali' assurdo per via di una crescente concentrazione della ricchezza, sembra esagerata. La ricchezza si viene assoggettando, è vero, al potere e al controllo di un numero sempre più ristretto di persone (grossi speculatori e monopolisti), ma le classi intermedie si mantengono e manterranno sino alla fine, non fosse che perché· servono di scudo ai grossi capitalisti contro gli attacchi degli • operai. La lotta che ferve nel seno della società attuale non è fra due classi l'una contro l'altra armata, bensì fra gruppi div~rsi che si confondono nella mischia e si dìsfano e ricompongono modificati, per fondersi insieme all'avvenimento del soèialismo. Gli interessi dei gruppi sociali, se non sq·no concordi, non sono neppure del tutto antagonistici. Ciascun gruppo ha interessi comuni con gli altri e interessi contrari. La classe dei piccoli proprietari rurali ha interessi contrari a quelli dei giornalieri delle . campagne; ma anche interessi opposti a quelli della feudalità bancaria, dei capitalisti, a cui essa tiene ipotecati i suoi beni, e del governo che glieli vende all'asta pubblica per poche lire di fondiaria non pagata. La stessa classe operaia si compone di categorie diverse, di cui gl'interessi non concordano perfettamente; il lavoratore i11abile( unskilled) spesso si trova in lotta con l'operaio abile; gli operai organizzati hanno un formidabile concorrente e nemico nel disoccupato ( blackleg, scab ). La classe operaia - cioè la classe di quelli che non hanno se non le loro braccia per guadagnarsi da vivere - non è tutta organizzabile: la parte più povera di essa è necessariamente refrattaria all'organizzazione. E le organizzazioni operaie tendono a far valere interessi particolari e immediati specifici, più che l'aspirazione comune che s'incarna nel socialismo. È utopia il credere di poter ridurre, per così lire, tutta la classe operaia ad un sol uomo, lottante corpo a corpo contro la classe borghese parimenti coalizzata. 210 Biblioteca Gino Bianco

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