Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

CONCEZIONE MATERIALISTICA DELLA STORIA. La concezione materialistica della storia si trova riassunta da Marx medesimo così: « Il modo di produzione della vita materiale domina in generale lo sviluppo della vita sociale, politica e intellettuale ». Engels dice, esprimendo la stessa idea: « La struttura economica della società forma sempre il reale fondamento e dà ragione di tutta la superstruttura degli ordinamenti politici e giuridici, non meno che delle idee religiose, filosofiche e simili di ogni periodo storico ». Perfino nel programma dell'Internazionale viene affermato che «la dipendenza economica dell'operaio dall'accaparratore dei mezzi di produzione, delle sorgenti della vita, forma la base della servitù in ogni sua forma, miseria sociale, degradazione mentale e dipendenza politica ». Questa teoria spiega soddisfacentemente un gran numero di fatti e mette giustamente in rilievo le conseguenze politiche e sociali della soggezione economica del lavoratore. In questo · senso essa segna un vero acquisto fatto dalla sociologia e ha applicazioni utilissime in tutte le scienze politiche e sociali. Bisogna però confessare che essa è troppo semplice per essere tutta la verità. Spiegare tutti i fatti storici con l'unica chiave della trasformazione del modo di produzione, e tutte le istituzioni sociali come « funzioni » o modalità dell 'organizzazione economica, ci sembra poco meno che assurdo. Eppure questo si è voluto fare. socialismo. Compreso dell'importanza dell'organizzazione dei lavoratori, colpito dalla grandezza della lotta in atto fra Capitale e Lavoro, lotta di cui fu testimone nel paese classico del capitalismo e dell'organizzazione operaia, egli concepl un ardito disegno scientifico. Unificò i fatti sociali, interpretandoli come manifestazioni e prodotti della costituzione economica ( concezione materialistica della storia). Derivò i fatti economici (profitti, rendite, interessi, salari) dallo sfruttamento della forza di lavoro (teoria del plusvalore). Credette che il gioco stesso dello sfruttamento capitalistico aumenterebbe l'accumulazione della ricchezza; che il proletariato si unirebbe sempre più formando una massa molto numerosa; e che una scossa finale provocherebbe il crollo del sistema (legge d'accumulazione capitalistica e lotta delle classi) ». 199 Biblioteca Gino Bianco

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