Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

di ricchezza e di potere e la classe operaia che si veniva ergendo e organizzando contro i suoi padroni. Egli fu compreso dell'importanza di questa lotta pei fini del socialismo, e vi partecipò iniziando e dirigendo per alcuni anni l'Associazione Internazionale dei Lavoratori. A quest'opera sua politica corrispose l'oper·a sua scientifica. Marx concepì l'ardito disegno di concentrare il socialismo nella questione operaia ( « l'emancipazione dei lavoratori per opera dei lavoratori »), riponendo nell'ingiustizia dei rapporti tra capitale e lavoro la causa prima ed unica di tutti i vizi del vigente ordinamento sociale. A tal fine, mentre con la concezione materialistica della storia egli unificava i fatti sociali, interpretandoli come manifestazioni e prodotti della costituzione economica della società, cioè della distribuzione della ricchezza e della lotta per l'esistenza materiale; con la teoria del plusvalore (che egli ricavò dalle premesse dell'economia classica) egli unificava i fatti economici, profitti, rendite, interesse, salario, capitalizzazione, ecc., dando ad essi una sorgente comune nel contratto di lavoro. Questo contratto sarebbe la fonte di tutte le usure, di tutti i monopoli, di tutti gl'ingiusti arricchimenti; e quindi anche di tutte le ineguaglianze e ingiustizie ·politiche e sociali; cosicché queste verrebbero estirpate dalla radice con l'abolizi.one del salariato. Anche il socialismo di Marx, come si vede, era un sistema filosofico, come quelli dei suoi predecessori, Saint-Simon, Fourier, Proudhon; ma mentre i sistemi di costoro erano integrali o più esattamente multilaterali, comprendevano cioè idee di rinnovamento religioso, economico, politico, morale, ecc., abbracciavano tutte le rivendicazioni e parlavano a nome di tutti gl'interessi; il sistema di Marx riuscì unilaterale ed esclusivo. 1 ( * Sullo stesso argomento cosi si esprime concisamente il Merlino altrove (« Formes et essence du socialisme », pagg. 244-45): « La questione sociale, che si era presentata agli utopisti in tutta la sua grandezza come questione politica, giuridica, economica e morale, fu concentrata e condensata nella « questione operaia». Carlo Marx fu il teorico di questa fase dell'evoluzione del 198 Biblioteca Gino Bianco

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