Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

• SINTESI CRITICA DELLA DOTTRINA MARXISTA * L'OPERA DI MARX. Se le cose dette nei primi capitoli intorno alla necessità di tener distinto il socialismo dalle dottrine che pur avendo con esso qualche attinenza non ne sono parte essenziale, se queste cose sono vere, segue che mal s'appongono quelli che vogliono costringere il socialismo a sposare la teoria del valore di Marx e la concezione materialistica della storia del medesimo: come se queste dottrine contenessero la verità e tutta la verità e una verità così impòrtante che credere o non credere in essa equivalesse ad essere o non essere socialista. Prima di Marx - e di Lassalle, di Proudhon e di Louis Blanc - il socialismo era un sistema filosofico o tutt'al più un ideale politico di alcuni pensatori o filantropi, aventi ciascuno un proprio piano completo di riorganizzazione sociale. Attorno a ciascuno di codesti « utopisti » si formava una piccola scuola o setta; ma di un movimento socialista popolare non era da parlare. Soltanto verso la metà del secolo, tra per l'avvenimento della grande industria e per l'evoluzione politica che mise la somma delle cose nominalmente nelle mani del popolo, si avvertirono i prodromi di quell'agitazione operaia - tentativi di organizzazione, scioperi, insurrezioni - che doveva metter capo al movimento socialista contemporaneo. Carlo Marx fu testimone, nel paese classico del capitalismo, della lotta, ora violenta ora legale, tra la borghesia avida * « Pro e contro il socialismo », 1897, pag. 11 e seguenti. 197 Biblioteca Gino Bianco

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