Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

• • del matrimonio e della famiglia cadranno in disuso e l'organo subirà corrispondenti modificazioni. Può darsi che in un lontano avvenire l'uomo amerà come pensa, senza vincolo di sorta; e parimenti che egli mangerà come respira, senza sforzo apparente. · Frattanto oggi anche gli Universalisti riconoscono i « vincoli sacri » del matrimonio. La circolare, sopra riprodotta, parla precisamente di « vincoli sacri » del matrimonio. La frase l1a un certo sapore di contraddi- , zione, ma insomma si ammette che col matrimonio, comunque contratto, si formino vincoli sacri, val quanto dire obbligatori al più alto grado. Il primo vincolo sarà quello che deriva dalla promessa, che si fanno tutti gli amanti, di amarsi eternamente. Certo questa promessa non si può prendere alla lettera. Non si comanda al cuore. Ma pure noi diciamo che il figlio ha l'obbligo di amare e rispettare i genitori; e chiamiamo snaturati i genitori che non amano la prole. ·Dunque, vi può essere un obbligo di amare; obbligo morale, si intende, non giuridico. È vero che al cuore non si comanda; ma è pure vero che l'amore, se è vero, dura, almeno nella maggior parte dei casi, e si diffonde per tutta l'esistenza; e che l'amore che non dura non era vero amore; quindi la questione non è già se l'unione matrimoniale debba continuare a sussistere, quando è venuto meno l'amore tra i coniugi; ma se sia lecito contrarre matrimonio senza vero amore, una momentanea accensione dei sensi. D'altronde, allorché l'amore cessa in uno dei coniugi, può darsi che non cessi contemporaneamente- anche nell'altro; siccome non ci si distacca da un essere che si ama, senza dolore, così non si deve fare strazio degli affetti altrui. Un dovere di amore reciproco, dunque, tra i coniugi bisogna riconoscerlo, benché non se ne possano precisare i limiti. Degli altri vincoli sacri del matrimonio ho già parlato. Gli Universalisti non li dichiarano, ma neppure li negano. Ciò che oggi induce all'unione libera è l'assurdità e iniquità della legge attuale, che dichiara indissolubile l'unione, che nega la recessione del vincolo matrimoniale anche quando viene meno la possibilità di adempire al fine del matrimonio, e che impone alla donna di seguire per forza il marito. È pure ingiusta la legge quan189 Bibliot· ca Gino Bianco

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