Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

del consenso, né quello negativo della violenza e dell'inganno bastano a farci distinguere, in un gran numero di casi, il giusto · dall'ingiusto. Se io costringo altri a lavorare per me sotto minaccia di un danno attuale alla persona, tutti convengono che il consenso sia viziato; ma se, toltogli preventivamente i mezzi di lavoro, io riduco il mio simile alla necessità di sottomettersi alle condizioni che io gli detto, il contratto, quali che siano le condizioni, sarà valido? Oppure, se anche non glieli tolgo io, ma mi prevalgo della circostanza che quegli, nato da genitori poveri, in un paese dove il suolo è tutto accaparrato e le industrie sono tutte in mano a capitalisti, non sa fare altro uso delle sue braccia che di fìttarle al miglior offerente, e ha fame, e ha moglie e figli che soffrono con lui; se dunque, prevalendomi di tali circostanze del mio simile, io gl'impongo un lavoro micidiale o compro la sua forza di lavoro per una mercede scarsissima, il contratto sarà giusto? Sarebbe come dire che un uomo il quale, profittando di un incendio appiccato da lui o da altri od anche sviluppatosi casualmente in una casa, taglia la ritirata a quelli che vi abitano e li fa perire nelle fiamme, non è reo d'omicidio; o che se, in luogo di legare altrui le braccia ed ammazzarlo,. io riesco ad indurlo ad uccidersi da sè, non commetto omicidio. Se io vendo altrui della lana per seta o falsifico una marca di fabbrica, qui la frode vizia il contratto. Ma se io non dichiaro la qualità della merce, contando sull'ignoranza necessaria del compratore (ché uno non può intendersi di tutto); ovvero se, pur dichiarando o non occultando la cattiva qualità della merce, io profitto dell'urgente bisogno che costringe il compratore ad accettarla, il contrattò sarà· valido? Vale a dire, se uno patisce un'ingiustizia ignorandola, il suo co11sensoè nullo; se egli la conosce, ma non può sottrarvisi, il contratto sarà valido. Se (continuando) io attendo gli operai immigrati allo sbarco, e, sapendo che essi sono poveri e non conoscono la lingua e i costumi del paese, li induco ad accettare un lavoro improbo ed una paga non solo inferiore al prodotto del lavoro ed anche alla 116 Biblioteca Gino Bianco

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