Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

potenza sono il principio vitale della società. Che ciascu11individuo nella sua sfera porti la sua azione al massimo d'intensità; e la società raggiungerà il massimo benessere. Tutto ciò che favorisce l'espansione dell'individuo è bene: ciò che la impedisce o limita è male. Il gruppo, ossia il gregge, è il nemico. La socialità che nasce fra gli uomini - e li unisce insieme amalgamandone gl'interessi e fondendone le energie e le volontà - è nient'altro che del vile gregarismo, il quale degrada l'individuo, lo avvilisce, lo rende debole, cattivo, bugiardo. La solidarietà è indifferente ed amorale, è un egoismo a più persone, cieco, tenace, implacabile. Lo spirito di solidarietà è assolutamente coattivo e tirannico. La coscienza sociale d'una data epoca è un tessuto· di menzogne convenzionali, ecc., ecc. Con queste e simili più o meno gratuite affermazioni, non sorrette che dai noti paradossi di Max Nordau e da non meno noti aforismi tratti dalle opere del Sighele, del Nietzsche, dell'Ibsen e di qualche altro (paradossi e aforismi che naturalmente contengono la loro parte di verità, ma che sono ben lungi dall'esprimere tutta la verità), il nostro A. s'illude di costruire una sociologia. Ma la sua sociologia è vuota di content1:to, priva di ogni base razionale e reale, e finisce per rinnegare se stessa, perché si riduce alla psicologia sociale, che a sua volta viene ricondotta alla psicologia individuale. Quanto al dibattito tra individualismo e socialismo, l'A. è, se abbiamo ben capito, per un individualismo anarchico o filosofia sociale libertaria, non scevra d'una tinta borghese o almeno aristocratica; vuol liberare l'individuo dal peso dei pregiudizi, dei costumi, delle leggi, dello Stato; inveisce contro la regolalllentazione, la burocrazia, il protezionismo e il democratismo e contro la tirannide della pubblica opinione. Esalta la lotta, lo sfruttamento (che dichiara necessario ed insopprimibile come le inuguaglianze individuali): proclama utile il delitto (certo, in odio alla società o in omaggio alla libertà dell'individuo), e parla con dispregio del pacifismo umanitario. 100 Biblioteca Gino Bianco

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