Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

Tuttavia il progresso della 1noralità, benché lento e penoso, è un fatto innegabile. L'uomo d'oggi conosce meglio l'arte di vivere con i sttoi simili cl1e non l'uomo primitivo. Costui era obbligato a non uscire dal proprio gruppo; non poteva staccarsene senza correre il pericolo di morte; egli ·non poteva aver neppure la più pallida idea delle innumerevoli relazioni e complicazioni della vita moderna. La somma dei princìpi di condotta che lo governavano, era immensamente più piccola di quella che regola l'uomo moderno. Certamente, noi non siamo ancora giunti al regno della giustizia e della ragione: ma ci siamo molto allontanati dal regno della forza brutale. TEORIA DELLA SUCCESSIONE E DELLA TRASFORMAZIONE DELLE CLASSI. Lasciando da parte ogni questione metafisica, nessuno negherà che la lotta sanguinosa fra gli uomini non sia stata sostituita da rapporti più giusti, o per lo meno da una lotta meno violenta. Osserviamo come il cambiamento è avvenuto: ciò ci fornirà la chiave dell'evoluzione ulteriore. Al regno della spada è succeduto il regno del denaro: dopo il guerriero è venuto l'uomo danaroso nell'egemonia sociale. La sostituzione potrebb'essere attribuita sia a un decreto della Provvidenza divina, sia a U!}O slancio di generosità del guerriero stesso _cheha voluto abdicare al ·potere, sia ad una rivolta vittoriosa degli oppressi: tre cause che, avendo agito una volta, non possono essersi esaurite, e che, avendo prodotto una o più trasformazioni, non possono aver perduto la virtù di provocarne ancora una o parecchie altre. Ma si potrebbe anche dire che il cambiamento si è potuto compiere in altro modo, grazie cioè alla modificaziòne delle 96 Biblioteca Gino Bianco

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