Francesco Saverio Merlino - Socialismo o monopolismo?

CONTRO-OBIEZIONI 269 correnza, che ha sciolto addirittura i vincoli sociali, che ha allentato i freni alla prepotenza ed allo sfruttamento, che ha resa perenne la guerra civile, e ci fa ogni giorno esclamare pieni di rammarico per i sacrifici compiuti da' nostri padri che si stava meglio quando si stava peggio. Andate, non ci parlate di libertà, perocchè noi non d lasciamo più ingannare, e sappiamo ·per prova ehe-Jino a quando vi saranno proprietarii e nullatenenti, vi saranno anche padroni e schiavi! Come?-ci pare udire da' nostri avversarii, .che alle ultime nostre parole sono rimasti esterrefl't.tti-come? prendete a gabbo la libertà, e contate per nulla il. ... il. .. il. Suffragio Universale? Contarlo per nulla'? Oh ! no. Il Suffragio Universale, fa grande mistificazione del secolo, vale bene qualche cosa, vale nientemeno çhe la schiavitù, alla quale ci troviamo soggetti. Smettiamo l'ironia: il Suffragio universale ha tre gravissimi torti che noi denunciamo a tutti gli osservatori imparziali: il p1·imo è quello di essere un utilissimo strumento di dominio nelle mani de' ricchi e de' pret.i , due classi che sanno a mera viglia sfruttare politicamente l'operaio, dopo d'averlo sfruttato economicamente. Il secondo suo torto è di giun• gere troppo tardi a liberare il povero lavoratore dallo stato d' oppressione o d' avvilimento in cui giace , se pure fosse destinato a giungervi un giorno, vincendo le forze congiurate degli ambiziosi, de'ricchi, de' preti, de' prefetti e de' cointeressati tutti al prolungamento dell' attuale disordine. sociale. Il Suffragio, Universale al postutto giungerebbe ad emancipare l'uomo quando si fosse formata una grande maggioran'!za elettorale in f~vore del Socialismo; ma prima che eio avvenga oh! da quanto tempo sarà stata fattà la Rivoluzione, eh~, .eom' è risaputo, è provocata da minoranze audaci coscienti del fine cui" tendono , e compiuta da maggioranze spinte dal bisogno e dalla forza del progresso ehe trascina volenti e nolenti. Infine il terzo e princiBiblioteca Gino Bianco

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